giovedì 13 agosto 2015

Gilda e il branco







Abbiamo ospitato per cinque giorni la cagnetta di un’amica, una shih tzu di otto anni di nome Gilda, che trascorre la sua vita in compagnia del babbo e della mamma, che l’adorano.
La presenza di Gilda in mezzo alla mia ciurma, composta da sei elementi, mi ha dato modo di riflettere e di assistere all’interazione dei miei cani con Gilda e viceversa.
Gilda è una cagnetta buonissima. E’ talmente buona che , talvolta, sembra un pupazzetto. 
Ma non ha mai avuto a che fare con altri suoi simili.
I primi tre giorni di Gilda in casa nostra sono trascorsi piuttosto serenamente: lei è stata la mia ombra per tutto il tempo, perché mi ha eletto  suo punto di riferimento. Se per caso mi trovava impegnata andava di buon grado ad accucciarsi vicino a Francesco. 
Non ha mai abbaiato né uggiolato.
Poldo, dal primo momento, non ha perso occasione per starle dietro. Leggendo il suo disagio di trovarsi in un ambiente perfettamente sconosciuto, le è stato vicino. Forse troppo vicino….
Gilda non essendo abituata ad atteggiamenti al limite del persecutorio, da parte di altri cani, con una bella ringhiata lo ha messo al suo posto.
Poldo tutto sconsolato, ha capito che la sua presenza era un po’ troppo ingombrante, perciò, ripiegate le armi, si è ritirato senza brontolare più di tanto.
Gli altri membri della ciurma, dopo le prime annusate e le chiare manifestazioni di Gilda di non essere disturbata, si sono dati ad altre attività.
Per essere una cagnetta poco avvezza alla presenza dei suoi simili, c’era da aspettarselo…
Al terzo giorno, però, l’abbiamo vista incuriosita dai traffici della ciurma.
In casa nostra, anzi, fuori da casa nostra, non può passare neanche una mosca senza che qualcuno di loro se ne accorga!
Quando questo succede parte il primo, in genere abbaiando come un ossesso, perché tutti siano avvisati della fine del mondo, e seguono a ruota gli altri cinque, sgommando e facendo polvere come in un vecchio film western…
Gilda, incuriosita dal movimento, ha iniziato a seguirli almeno sino alla porta di casa…
Abbiamo sperato che quello fosse il segnale che stesse cercando di integrarsi con gli altri, invece, oltre alla curiosità che l’ha spinta a seguirli, non ha voluto saperne di stare un po’ con loro.
A parte questo, speravo che volesse scoprire di più dei suoi simili, invece, è rimasta chiusa in se stessa. Ha cercato soltanto le carezze mie e di Francesco.
Con la mamma di Gilda abbiamo parlato a lungo di questo, perché, ovviamente, il benessere della sua bimba è fondamentale, e anche lei conviene che avrebbe bisogno della compagnia di un suo simile.
Gilda vivrebbe benissimo così, per tutti gli anni che le rimangono da vivere, sperando che siano tantissimi. Sicuramente ci sono tantissimi cani che hanno vissuto la loro vita da figli unici e non ne avrebbero voluto un’altra!
Ma è bello pensare che ci sono persone come la mamma di Gilda che, nonostante il proprio cane abbia già otto anni, hanno voglia di imparare ancora, hanno voglia di mettersi in gioco per rendere la vita dei propri cani migliore.
Per lo meno, io ritengo che un cane che abbia la compagnia dei propri simili, sia più felice. Ma sono consapevole che non tutti la pensano così.
Gilda avrà la possibilità di confrontarsi con un suo pari e potrà, così, gioire della sua compagnia. Potrà scoprire il gioco, che con gli umani è decisamente diverso, potrà scoprire nuovi legami che non sono uguali a quelli con la mamma ed il babbo umani, ma che talvolta diventano ancora più intensi ed esclusivi…
La permanenza qui, al di fuori della sua quotidianità accantonata per la prima volta, è stata sicuramente positiva per Gilda. Ora sa che c’è tutto un mondo fuori che può scatenare la sua curiosità.
E’ stato positivo il distacco con il babbo e la mamma umani: ora ha la certezza che comunque ritornano!
Anche se c’è da dire che, nei giorni successivi al suo rientro a casa, la piccola Gilda è stata incollata alla mamma come un’ombra!!!
Ma l’aspetto più bello di questa esperienza è sapere che, molto probabilmente, nella vita di Gilda entrerà un suo simile, scelto da un rifugio, così da avere la bellissima opportunità di essere amato da due genitori fantastici, e a sua volta, di portar loro tantissimo amore in modo da far sciogliere anche il cuoricino pulsante di quel tenero pupazzetto…
La principessa che non si è fatta sedurre neanche dalle insistenti attenzioni del magnifico Poldo!
Ci auguriamo che Gilda trovi il suo principe che, con la chiave giusta, apra la porta del suo cuore, per farle scoprire la gioia di essere il cane speciale che è ma non sa di essere…

Gilda, fidati, in due è ancora meglio!