venerdì 27 novembre 2015

Il temporale




Ieri è stata una giornata piuttosto piovosa. 
Dalla sera prima il cielo non ha fatto altro che mandar giù  acqua. 
Pioggia, lampi e tuoni. Per tutto il giorno. 
Nonostante trascorra normalmente le giornate a casa, ieri non è stato possibile: io e Francesco dovevamo fare delle commissioni, anche se mal volentieri, in città.
Quindi, sveglia alle 6 del mattino per avere il tempo di far mangiare tutto "lo zoo". 
Ho lasciato per ultima Maya la gatta, dovendo portarle il mangime nell'orto, dove ha la sua casetta. 
Ho fatto finta di niente mentre uscivamo, ma dentro di me non ero tranquilla. 
Pioveva talmente tanto che li ho convinti con facilità a rimanere dentro casa dove, effettivamente, si sentiva ancora il calore dell'inserto camino, pieno di brace non ancora del tutto spenta.
Noi siamo usciti controvoglia....e il cielo si è conformato a questo nostro umore "un po' così"....
Ogni tuono, talvolta ogni lampo, è un abbaio di Enea che vaga disperato anche sotto la pioggia. Nulla placa il suo terrore. Corre fuori, come a volersi gettare tra le braccia del nemico, forse sperando di convincerlo a smettere di fare tutto quel baccano. 
Un don Chisciotte contro i mulini a vento spinto dal coraggio della paura.
Rientra, fradicio di pioggia, e ad un occhio attento appare chiaro che trascorrerà la giornata in preda al panico. 
Smette di abbaiare esausto nell'attesa del prossimo tuono lontano, anticipato dal lampo che rischiarerà il cielo per pochi istanti, ma questa pace durerà poco...
Cleo non ama i temporali. 
Trema, ma vive il suo disagio più serenamente di Enea.
Poldo, Maccocca e Zac non hanno paura dei temporali e, per questo, ringrazio il cielo! 
Conoscere una paura di chi ami e non poterlo proteggere o rassicurare in nessun modo, è veramente snervante e mi crea una sensazione di impotenza che non so come gestire!
Rientrati a casa la pioggia ha continuato a far da sottofondo a questa giornata grigia, in tutti i sensi. 
A scuotere i nervi ancora tanti tuoni.
Ho visto Polly diversa, oggi. 
Era piuttosto a disagio.
Non era infastidita dalla pioggia e non ha abbaiato neanche una volta al boato dei tuoni.
Ma ad ogni tuono cercava il contatto fisico. 
Lei che passa le sue giornate da sola, che non ama eccessivamente la compagnia dei fratelli, ha cercato il conforto tra le nostre braccia. 
Se mi spostavo dal divano mi seguiva come un'ombra. Se mi sedevo nuovamente sul divano si accucciava accanto a me, cercando carezze e protezione.
Ad ogni tuono si faceva più piccola e si avvicinava sempre di più...
Finalmente a tarda sera i tuoni si sono allontanati lasciando spazio ad un sonno profondo.
Polly si é allungata sul divano e ha potuto riposare serenamente, questa volta, al caldo di una casa, di fronte ad un fuoco crepitante e rassicurata dalle carezze di chi la ama immensamente. 
Accanto a lei i fratelli e le sorelle che, se anche li ignora, amano starle vicino e lei, ogni tanto, glielo concede senza ringhiare...
Questo è il suo primo inverno lontano dal Rifugio ed io, anziché esserne felice, continuo a sentirmi profondamente triste...
Penso a tutti quelli ancora al Rifugio, o nei canili delle nostre città, o peggio, abbandonati sul ciglio di una strada, come il mio Zac lo scorso inverno, che era solo un cucciolo incapace di aver cura di se! 
Penso a tutte quelle case vuote di amore, riscaldate solo da stufe o termosifoni ma non dal calore di un cuore che pulsa.
Penso a tutte quelle case perfettamente ordinate e pulite, profumatissime... niente è fuori posto...
Penso a tutte quelle persone sole: le famiglie troppo impegnate per andarle a trovare, hanno come unica compagnia la tv, un contenitore che sempre più spesso parla, parla, parla, di cose sempre più vuote.

Se solo tutte queste case avessero un cane...
Se solo le persone sole avessero un cane...
Forse oggi mi sentirei meno triste.

Questa giornata grigia, trascorsa a fare "cose grige", che mi ha costretto a non proteggere i miei cani dai loro "fantasmi", si è conclusa con loro addormentati accanto a me sul divano. Francesco è andato al lavoro e io sono rimasta con i miei sei cani.
Ciascuno ha cercato la posizione più comoda, possibilmente a portata di carezze. 
Tutti loro hanno cambiato il colore di questa lunghissima giornata grigia.


Loro non soffriranno mai più il freddo o la solitudine, ma io ho la certezza che non mi mancherà mai l'amore!

sabato 7 novembre 2015

Sotto il grande noce...













Sotto il grande noce da oggi riposa un altro angelo.
Il mio piccolo cucciolo magico ora, insieme al vecchio Fly, ha accolto il dolcissimo Charlie.
Dopo tanti anni di rifugio, amato, accudito e coccolato...ha trovato una famiglia dove è stato accolto con amore da tutti i membri: babbo, mamma, sorella umana, sorella canina e ben 10 gatti!
Lui non aveva mai visto un gatto in vita sua...e, a parte nei primi giorni, dove rimaneva bloccato in loro presenza non sapendo come comportarsi, nei giorni scorsi lo abbiamo visto dormire sereno vicino a loro.
L'immagine più bella è stata vederlo addormentato con la pancia in su e, proprio sopra la sua pancia, acciambellato uno dei gatti! Tutti e due dormivano sereni, godendo del tepore l'uno dell'altro.
Un immagine di grande serenità.
Vedere Charlie adattarsi con cosi grande rapidità alla vita in famiglia mi ha reso felice per lui e per mia sorella,  che ha scelto proprio lui tra i tanti ospiti  del rifugio.
Tutti hanno diritto ad una casa, ad essere amati e a terminare i propri giorni riscaldati dall'amore di una famiglia.
Ecco perché  la sua scelta non poteva che ricadere  tra i cani più vecchi e malati...
Così, prima Fly e poi Charlie, hanno potuto trascorrere i loro giorni, non più scanditi dai ritmi del rifugio,  ma dalle abitudini di una famiglia.
Pochi giorni fa Charlie ha iniziato ad avere una brutta tosse, opportunamente curata.
Nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare un epilogo simile.
Pochi giorni per scoprire che il cuore del piccolo Charlie non era sano.
Pochi giorni per decidere di intraprendere una strada lontano, lontanissimo,  da chi lo ha amato come mai avrebbe immaginato.
Io non riesco a trovare le parole per spiegare lo sconforto,  il dolore, le lacrime di mia sorella ed il dolore dipinto negli occhi di mia nipote.
Charlie era un piccolo stalker che perseguitava tutti, indistintamente,  per avere la sua dose di coccole...che non bastavano mai!
Lui ti ammaliava con quegli occhioni tondi dove ti perdevi in un mare di dolcezza.
Io non riesco a capire il senso della vita di certe creature...il mio piccolo cucciolo magico Gigi, Filippo e ora Charlie. Finalmente sono entrati nel cuore di qualcuno ed è subito arrivato il tempo di andar via....
O forse è proprio questo il punto! Ciascuno di loro ha trovato spazio nel cuore di qualcuno...ed è per questo che ciascuno di loro ha raggiunto l'immortalità.
Buon ponte dolce Charlie