martedì 21 aprile 2015

La liberazione...25 aprile 2015

Polly e Poldo il 16 marzo 2014...


Polly




Era il 16 marzo del 2014 quando sono andata a prendere Poldo al rifugio Amici degli Animali di Gonnosfanadiga, per portarlo a casa con noi.
Quel giorno ho fatto una promessa ad una meravigliosa creatura, Polly, compagna di box, di giochi e di avventure del nostro Poldino.
Accarezzandola, prima di portarle via il suo ultimo punto di riferimento, le ho promesso che anche lei avrebbe trovato presto una famiglia e che non si sarebbe sentita più sola...
In realtà, senza volere, le ho detto una bugia.
Polly da quel giorno ha iniziato a risentire, giorno dopo giorno, della perdita del suo ultimo compagno di vita.
C'era già passata in quella situazione di sconforto. Lei aveva già perso, prima Yuri, portatole via da una brutta malattia, e poi Federica, adottata dalla sua mamma a distanza prima ancora di Poldo.
Lei sapeva già quanto si soffre a veder andar via gli affetti più cari...
Polly ha deciso che non vuole soffrire più.
Da quel momento, da quella data fatidica, 16 marzo 2014, che per noi è sinonimo di gioia e di svolta nella nostra vita, per Polly inizia la chiusura verso tutto e tutti.
Non ha più voglia di legarsi con i nuovi compagni di box e accetta con riluttanza tutte le attenzioni delle tate o dei calorosi visitatori del rifugio!
Noi rivediamo Polly dopo circa sei o sette mesi dall'adozione di Poldo e troviamo una creatura completamente diversa...
I suoi occhi esprimono una profonda tristezza...
Non disdegna le carezze, ma non viene più a prendersele. Se vuoi devi andare tu da lei...lei non ne ha voglia!
E' la prima volta da quando vado al Rifugio, che piango.
Piango per Polly, le presto le mie lacrime e spero con tutto il cuore che la vita per lei possa essere diversa.
E' una creatura silenziosa, timida che vive nel suo angolino senza arrecare disturbo a nessuno...e noi veniamo lacerati da questa sofferenza silenziosa...
Io come al solito aggiorno Francesco ogni volta che ho notizie di Polly...ma non posso fare altro. Abbiamo già quattro cani...da poco si è aggiunto un gatto...ed è difficile prendere qualsiasi decisione...
Io non so veramente chi scrive le nostre vite, chi decide i nostri percorsi, perché sono certa che qualcuno lo faccia! E chiunque lo fa sa scegliere il momento giusto...
Io avevo già adottato Polly nel mio cuore...mancava solo Francesco.
Caterina e Valeria, responsabili del Rifugio, lo hanno marcato stretto...ma non c'era bisogno. Anche Francesco aveva adottato Polly nel suo cuore...stava solo aspettando che arrivasse il momento giusto...lo scrittore delle nostre vite non era ancora arrivato a quel capitolo, sino a quel momento...era l'8 marzo di quest'anno...e noi siamo andati via piangendo lacrime di gioia, perché di lì a poco, anche Polly, avrebbe fatto parte della nostra famiglia!
Il 25 aprile 2015 Polly vivrà la sua personalissima festa della Liberazione...
Benvenuta a casa...dolcissimo tesoro!
 

venerdì 17 aprile 2015

I miracoli dell'amore




Quando è comparsa Maya nella nostra proprietà, Francesco non era molto ben disposto all'idea di tenerla.
Pur avendo avuto gatti da bambino, i cani lo hanno sempre appassionato di più.
Forse è un problema di interazione. In pratica lui si sente più a suo agio con i cani che, in genere, lo adorano.
Rientrata la gatta dai due mesi di convalescenza alla Lida, c'è voluto un po' perché si potesse fidare di tutti e due.
Ma la sua presenza ha provocato delle reazioni di Francesco del tutto inaspettate: è capitato, ad esempio, che rispondesse al mio richiamo e non al suo, provocando in lui un moto di stizza da portarlo ad andarsene via quasi offeso! Ho trovato la cosa esilarante per uno che non voleva assolutamente vedere gatti circolare neanche in giardino!!
In seguito a questo fatto gli ho suggerito di darmi il cambio ogni tanto quando le porto da mangiare, per far capire alla povera gattina impaurita, che anche lui è uno di famiglia. Così, ho visto Francesco portare le ciotoline di pappa a Maya e trattenersi per farle le coccole e familiarizzare con lei.
Potrebbe sembrare stia raccontando delle cose banali e magari lo sono anche...
In realtà, per me, sono gesti nuovi che mi emozionano e mi commuovono perché, se pur profondamente innamorato dei nostri cani, Francesco non si è mai occupato dei loro pasti...mentre per Maya si...
Maya è così piccola e indifesa...ma così coraggiosa! Lei è una piccola leonessa, una piccola tigre che vive nella sua piccola casetta, con le copertine, il tetto e la protezione, che le ho fatto io, contro la pioggia e il vento che batte spesso questa zona.
Forse questa sua forza, in un corpicino così piccolo, ha fatto breccia nel suo cuore più di quanto potesse immaginare, tanto da conquistarlo e da cercare di avere con lei un legame speciale...
Lei lo ha ripagato di ogni suo sforzo e, dopo aver fatto passi da gigante con me, ora anche le braccia di Francesco sono, per Maya, un porto sicuro, dove potersi addormentare dopo aver mangiato la sua pappa, e ronfare beatamente senza più alcuna preoccupazione.

Enea, Cleo e Maccocca e Poldo...




Le giornate si allungano e loro quattro, Enea, Cleo, Maccocca e Poldo, approfittano per fare tutto quello che non hanno potuto fare in questi lunghi mesi, scanditi dal freddo e dalla pioggia.
Ora il brutto tempo è solo un ricordo (almeno speriamo!)...così ogni momento è utile per stare in giardino.
Attività preferite: caccia alle lucertole, inseguimento delle farfalle, inseguimento dei ciclisti lungo il muro di cinta...possibilmente quando sono già passati..."pausa pianto" mentre guardano attraverso la recinzione la gatta che gioca da sola (povera Maya!).
Tutte queste attività, però, sono possibili solo ed esclusivamente se io o Francesco stiamo lavorando in giardino. Perché se malauguratamente decidiamo di stare dentro casa, anche se fuori ci fosse il più bel sole del mondo, anche se fuori ci fossero le più colorate farfalle del mondo o passassero i ciclisti più lenti del mondo, in modo da avere il tempo di inseguirli, nessuno dei quattro si sognerebbe di stare fuori per più di qualche minuto!
In realtà quello che li rende felici, per cui rinuncerebbero a corse, caccia ed inseguimenti, è stare con noi due.
Adesso è l'ora del riposo dopo aver consumato tutte le energie.
Vederli così, che riposano vicini, sul divano insieme a noi, ci ripaga da ogni cosa.
Come non sentirsi felici?

giovedì 16 aprile 2015

Reporter fallita! Sig!




Passeggiando in mezzo alla vigna..mi è venuta la brillante idea di fare un breve video, con il telefonino, ai miei cani.
Attivo la videocamera e inizio a riprendere e, ovviamente, la prima cosa che vedo è Poldo che fa la pipì!
"E va bene", mi dico, "continuo a riprendere,  magari riesco ad immortalare qualche momento meraviglioso da condividere nel blog e nella pagina facebook"!
Subito dopo si sente in sottofondo la paperella torturata da Enea. Lo raggiungo e lui mi guarda...io lo guardo...lui mi guarda...poi affonda il suo tartufo nella paperella tutto soddisfatto e mi guarda di nuovo!
"Ecco mamma, hai visto come sono bravo? Con una nasata l'ho fatta fuori!! Ti piace??" starà pensando il povero Enea...
Più in là Maccocca sgambetta incurante, annusa, corre, si struscia la testa per terra, mentre Poldo scodinzola per tutto il tempo, qualsiasi cosa stia facendo.
Spero che sollevi quel suo bel musone e invece è intento a seguire le sue piste (mentre in sottofondo continuo a sentire le urla strazianti della povera paperella sottoposta alle torture più atroci da parte di killer Enea!)
Ad un certo punto Poldo mi nota, come se mi fossi materializzata solo in quell'istante, e lì me la vedo brutta...mi salta addosso, ovviamente, mi lecca, si appoggia a me che perdo l'equilibrio, come al solito...poi se ne va per continuare i suoi giretti!
A quel punto mi vede Maccocca e anche lei mi viene addosso perché vuole le grattatine sulla testa...
(in fondo si vede trotterellare Cleo la vecchietta del gruppo)...e qui finisce la mia carriera di reporter, ancor prima di averla cominciata...probabilmente mi manca "l'equilibrio giusto" per essere una buona reporter...

Primi approcci...







E' da giorni che penso ad una soluzione per far conoscere un po' più da vicino Maya, la gatta, ai nostri quattro cani.
Due pinscher, un setter inglese ed una meticcia...chi più chi meno, con l'istinto per la caccia e, soprattutto, nessuno di loro è stato socializzato coi gatti, a parte Cleo ed Enea ma solo quando erano molto piccoli!
La soluzione, in realtà, me l'ha suggerita Enea qualche giorno fa, quando, senza che me ne accorgessi, mi ha seguito nell'orto dove vive Maya.
A quel punto ho chiuso il cancelletto perché non entrassero anche gli altri tre e ho lasciato fare alla natura: Enea ha abbaiato Maya per tutto il tempo, mentre Maya si è gonfiata come un pallone mentre lo soffiava come una locomativa! Però non è fuggita...
A quel punto ho preso Enea di peso e l'ho spostato fuori dall'orto.
La vicenda mi ha fatto riflettere.
Lei comunque si sente a casa sua e non se ne va...Lui normalmente ha paura di qualsiasi cosa, quindi ha solo bisogno di tempo per abituarsi, ad ogni modo non l'ha né aggredita, né tantomeno inseguita!
Maya è una gattina serenissima, molto giocherellona e alla ricerca di una dose giornaliera adeguata di coccole. Ma lì nell'orto è molto sola. L'unico diversivo alle lucertole, alle farfalle e ai numerosi insetti a cui fa dei divertentissimi agguati, sono io.
Così stamattina ho preso Enea, con gli altri tre che guardavano increduli, e l'ho portato con me nell'orto.
Enea stranamente non ha abbaiato, anzi, si è avvicinato piano piano molto guardingo e Maya non è fuggita via!
Si sono guardati un po' di sottecchi ma hanno tenuto entrambi le distanze di sicurezza...
Nessuna paura, solo un po' di normale diffidenza.
Come darle torto, anche noi quando conosciamo qualcuno non gli saltiamo certo addosso per riempirlo di baci e abbracci!
Il risultato secondo me è molto positivo e rassicurante e, sicuramente, seguiranno altri tentativi.
Quello che non si vede dalle foto ahimè, è Poldo, il nostro ragazzone, appeso letteralmente sulla rete di recinzione dell'orto. Per appeso intendo con metà corpo dentro e metà fuori...Io vedevo il muso con la lingua di fuori per lo sforzo di rimanere in equilibrio, perché il furbacchione non riusciva ad andare avanti per scavalcare, ma non riusciva più a tornare indietro! Il ragazzone galleggiava letteralmente sulla rete con una espressione che ormai molti conoscono...quella del "mollicone"! Come si può sgridare un cagnone meraviglioso con l'espressione alla Fantozzi? 

sabato 11 aprile 2015

Maya gattina coraggiosa.

Maya oggi




Maya prima delle cure


Ai primi di febbraio è entrata una gattina spelacchiata e moribonda nel mio orto.
Avendo quattro cani che non fanno entrare nessuno, non ho dato molto peso al fatto, perché sapevo che non sarebbe potuta rimanere a lungo.
Il giorno dopo mi sono dovuta ricredere. Quella gattina spelacchiata, pelle e ossa, così malconcia, aveva deciso di farsi salvare da noi e, sicuramente, non sarebbe andata via!
In questa circostanza sono stata fortunata perché, attraverso Facebook dove avevo chiesto suggerimenti per poterla salvare, sono stata contattata dalla presidente della Lida di Sassari, che ha preso a cuore la situazione di Maya e, soprattutto, ha capito che avevo necessità di aiuto. Così, dopo i primi accertamenti all'ospedale veterinario, è stata portata alla Lida dove, per due mesi, si sono preoccupati di nutrirla, curarla, vaccinarla ed infine sterilizzarla, prima di poterla andare a prendere per portarla a casa.
Nei due mesi di attesa abbiamo preparato una casetta a prova di pioggia e vento, esattamente nel punto scelto da Maya. L'abbiamo resa il più confortevole possibile con cuscini e calde coperte, nella speranza che al suo rientro potesse gradire "la location" e che potesse diventare "casa sua", in realtà con un discreto timore che i cani le potessero dare il tormento!
Maya oggi vive nell'orto, dopo aver trascorso la sua prima settimana nascosta dentro un rovo, da cui usciva solo per andare a mangiare e bere solo quando capiva che non c'era nessuno intorno. Maya oggi risponde quando la chiami per nome, miagolando a gran voce e sente sempre meno la necessità di spostarsi dalla sua casetta.
Ora aspettiamo i suoi primi passi, rispettando i suoi tempi, affinché socializzi con i suoi fratelloni a quattro zampe, che la guardano attraverso la recinzione dell'orto e piangono come vitelli quando ci tratteniamo a giocare con lei...Maya, gattina coraggiosa!

venerdì 10 aprile 2015

Semplicemente Poldo


Eccolo qui in tutto il suo splendore..
Dorme lui..appollaiato sullo schienale del divano come se fosse il posto più comodo del mondo...e non lo è!
Ma è il luogo in quel momento più vicino a te e lui non può fare a meno di starti incollato.
Poldo è così.
Se potesse ti aprirebbe in due, come una giacca con la zip, e si sistemerebbe, comodo comodo,  sul tuo cuore, giusto per sentirsi al calduccio e al sicuro da tutto.
Poldo è così.
Lo guarderesti per ore, ma lui non rimane così a lungo per poter godere di quel respiro sereno, perché basta che apra un occhio e ti veda sveglia, che non può fare a meno di saltarti addosso per regalarti tutti i suoi baci e tutta la sua gratitudine!
Poldo è così...ed è per questo suo modo di essere così magico, che tutti si innamorano di lui.
Chiunque lo abbia incontrato se n'è innamorato, si è sentito orgoglioso di averlo conosciuto, si è sentito amato, si è sentito importante.
Poldo è così...