domenica 11 ottobre 2015

Filippo

Filippo. 








Che dire di lui. Non so se la memoria mi aiuta, ma ricordo che è stato trovato cucciolo insieme alla sorellina. Credo siano stati trovati in una casa diroccata o qualcosa di simile e, nel tentativo di recuperarli, lui cadde sbattendo la testa.
La sorellina, bianca e nera come lui, aveva una meravigliosa macchia nera su un occhio come un delizioso pirata. È stata adottata subito.
Filippo no.
Sono trascorsi i giorni, poi i mesi ed intanto sperimentava la vita di cucciolo in compagnia di Peter, un meraviglioso cagnone anche lui ospite del rifugio da piccolo, anche lui abbandonato con la sorellina, poi adottata.
Anche Peter, ad un certo punto, ha fatto breccia nel cuore di una famiglia meravigliosa e ha preso il volo, lasciando Filippo nella disperazione più nera. Ha pianto Filippo. Il suo compagno di giochi e di vita se n'era andato...e lui, solo nel suo box, si è sentito perso...
È così che, dal giorno seguente, è stato trasferito nel box di Poldo,  Polly, Tosca ed Happy.
La presenza di Poldo è stata terapeutica per lui. Il carattere  e la tempra del nostro ragazzone è servita al giovane Filippo da guida e da esempio positivo. Finalmente ha smesso di piangere e ha trovato un nuovo compagno di giochi.
Intanto Filippo cresce. Il tempo passa...trascorrono i giorni...passano i mesi.
Poldo viene a vivere con noi. Anche lui,  dopo un anno di rifugio, finalmente trova il calore di una casa.  
Filippo non rimane solo stavolta, con lui ci sono sempre Polly, Tosca ed Happy, anche se l'assenza di Poldo non passa inosservata. La vita insieme teneva l'energia del giovane Filippo sotto controllo...una volta partito, tutta quella vitalità è stata un po' più difficile da gestire, ma la presenza delle compagne di box, il lavoro delle tate e il profondo amore che si respira in rifugio,  ne hanno fatto un cagnone meraviglioso. Un cagnone a pois neri su un manto bianco a pelo raso...un simil dalmata con lo sguardo sempre un po' triste...da "bel tenebroso".
Sono trascorsi tre anni circa dal ritrovamento di Filippo e pochi giorni fa, la bellissima notizia: Filippo adottato! Mi sono emozionata...
Più volte ho pensato di portarlo a casa con noi, ma, non so perché poi, abbiamo fatto scelte diverse. Sarà che, come al solito, "avviene ciò che conviene ", ma alla fine, dopo Poldo, abbiamo portato a casa prima Polly e poi Zac. 
Ad ogni modo, il giorno del riscatto è arrivato anche per il "bel tenebroso ",  dopo tre anni di attesa ha trovato la famiglia giusta per lui.
Ma evidentemente la vita di Filippo non deve percorrere strade semplici....
A due giorni dalla sua adozione scappa. 
Filippo si allontana dall'amore della famiglia che lo ha scelto tra tanti...
Filippo scappa da ciò che non conosce. Non sa che scappa, in realtà,  da ciò che desidera di più: il calore di una casa e attenzioni solo per lui.  
Chi viene adottato affronta uno stress incredibile. 
Immaginate voi di essere nei panni di Filippo o di qualsiasi altro cane che viene preso da un rifugio: non avete conosciuto altro che quegli spazi, fatti di reti, ghiaia pedane, casette e cucce dove d'inverno compaiono calde coperte per proteggersi dai rigori del freddo,  mentre d'estate ci si rinfresca con i bagni nelle bacinelle d'acqua. Le giornate sono scandite dai ritmi dell'ingresso delle tate nei box per le pulizie, il momento per lo sgambamento dove si può giocare con i compagni dei box vicini, il momento della pappa...e poi, quando arriva l'oscurità ci si rintana nelle cucce per trascorrere la notte al riparo dalle intemperie oltre che dai pericoli della vita da randagi. 
Poi un giorno, dopo anni vissuti così,  arriva qualcuno che si innamora di noi e ci porta nella sua casa per poterci amare, curare e proteggerci per tutta la nostra vita. Ma in realtà noi questo non lo sappiamo...lo scopriremo solo sperimentando questo nuovo amore, questa nuova vita meravigliosa! 
Io ho portato a casa tre ospiti del rifugio ed ognuno di loro ha avuto reazioni e tempi diversi per adattarsi alla nuova vita. Ognuno di loro ha avuto bisogno di tempi diversi per abituarsi e capire fino in fondo che questa è realmente la loro nuova casa...per sempre. La loro nuova famiglia...per sempre. 
Non conosco la dinamica della fuga di Filippo. 
Poco importa in questo momento in cui lui,da qualche giorno, è lì fuori che scappa. Corre Filippo...si allontana spaventato...
Corre via Filippo...col cuore che gli batte forte nel petto. Spazi nuovi, spazi grandi, troppo grandi...che lui non conosce. Nessuno gli porta da mangiare, come in rifugio. Dove sono i miei compagni di box?
Arriva la notte e, stanco, trova riparo dove può. Poi ricomincia a correre....
È confuso Filippo...
Lo cercano in tantissimi sperando  di non spaventarlo ulteriormente, perché non gli si può far capire quanto siamo preoccupati che non gli accada niente di brutto. 
Chi vive nella zona della fuga trascorre il proprio tempo libero alla ricerca di una creatura che è entrata in confusione e che non capisce che lo si vuole salvare soltanto  dai pericoli della strada che lui non conosce.
I volontari che setacciano un territorio piuttosto vasto sulle sue tracce, hanno trovato altri due cani, consumati dalla vita da randagi e dall'abbandono, che ora si trovano, fortunatamente, al sicuro e al riparo dai pericoli.
Ora è buio. Stanotte non piove e ancora la temperatura non è bassissima. Ma lì fuori Filippo è solo.
Lontano da chi lo ha amato e accudito per tre anni, lontano da chi, pochi giorni fa, aveva scelto di amarlo e curarlo per tutto il resto della sua vita. 
Filippo è solo fisicamente ma, come me che scrivo, ci sono tantissime persone, in tutta Italia, oltre a tutti i volontari che lo cercano, che con pensieri positivi cercano di inviare le giuste vibrazioni a quel cagnone, bello e tenebroso, affinchè si faccia trovare e portare al sicuro. 
Io spero che ci sia un angelo tutto per lui, l'angelo di Filippo,  che chissà, magari potrebbe essere anche il mio cucciolo magico che non c'è più, che in questi giorni di fuga sconclusionata, lo protegga e lo convinca a farsi trarre in salvo.
Tutti noi, ognuno a suo modo, lo ama e vorrebbe leggere il lieto fine e, soprattutto,  vorrebbe cacciare via questa angoscia che non va via..e se non va via dal mo cuore che ho incrociato Filippo un numero di volte limitato, non oso immaginare quanto grande sia quello delle tate che si sono prese cura di lui tutti i giorni di questi tre anni.
Filippo...bello e tenebroso...torna a casa! Ti aspetta, da oggi in poi, solo una strada con percorsi in discesa, fatti di amore e protezione...ti prego!!!


La storia di Filippo ha avuto un tragico epilogo. 
Ho pregato il mio cucciolo magico che lo proteggesse in questa fuga di paura affinchè potesse ritrovare la strada della serenità. 
Ma evidentemente anche lui, come il mio cucciolo magico, doveva diventare un angelo prima del tempo.
Per un lungo periodo ho sognato di portarti a casa con noi...ma una serie di circostanze non lo ha reso possibile...In questo momento il mio cuore è stretto in una morsa e mi rimbalza nel cervello la domanda "perché non l'ho portato via con me!"
In realtà so che non funziona così questa strana vita...
L'unica consolazione è che al rifugio non poteva essere più amato.
Non oso immaginare come si sentono le tate fantastiche che lo hanno amato, curato e accudito insieme a Cate e Vale.
Buon ponte Filippo...perdonaci se puoi..