martedì 1 marzo 2016

Lettera di Poldo

 
 Carissimo babbo,
ho rubato il tablet alla mamma per tenerti aggiornato in questi giorni.
Per cominciare come sei partito ha iniziato a piovere. Ho l’impressione che anche il cielo faccia il broncio perché sei lontano e ci manchi tantissimo.
Certo, c’è la mamma con noi! Ma lei, quando ci sei tu, è molto più allegra e spensierata… chissà perché!
Ti devo raccontare di ieri: dato che pioveva e la mamma stava lavorando con il computer, abbiamo trascorso la giornata a poltrire sul divano.
Enea era molto nervoso. Sai, a lui non piace la pioggia, oltre ad avere un pessimo carattere.
Ha trascorso la giornata a guardarmi “in cagnesco” e, credimi, lo sa fare benissimo!!
Ad un certo punto, dato che continuava a provocare, gli ho dovuto dare una lezione. Pensavo si fosse calmato… invece, ha continuato a provocare, mettendo in agitazione il povero Zac che, per fortuna, ha cercato riparo dalla mamma che lo tranquillizza sempre.
Insomma, questa volta, mio caro babbo, sono dovuto essere un po’ più incisivo con Enea, dato che tu non ci sei. Si, lo so che lui è il mio fratello più grande e che non ci sta molto con la testa! Ma non potevo continuare a farlo comportare male.
Così l’ho tenuto per un quarto d’ora sotto la mia zampa per farlo calmare e per fargli capire che certe cose non si fanno. Lo deve capire che io gli voglio bene!
Però ti devo dire una cosa: nella colluttazione, senza volere, gli ho fatto male su una coscia. La mamma lo ha disinfettato e ora zoppica un pochino. Sembra Zac!
Spero che il dolore gli passi in fretta, soprattutto dopo che io e Zac, dopo le cure della mamma, lo abbiamo disinfettato a dovere.
Insomma babbo, dopo che si è calmato, gli sono stato vicino e ho continuato a leccarlo. Lui ha ringhiato ancora un po’… ma spero abbia capito che l’ho fatto per il suo bene.
Stanotte ne ho combinato una delle mie, così ha detto mamma, io non sono d’accordo.
La mamma si era già coricata ed io ho trovato in cucina un contenitore di plastica, appoggiato su un telo a sgocciolare, con il suo bellissimo tappo in gomma blu.
Non ho saputo resistere!
Sapevo che sarebbero venuti fuori dei coriandoli meravigliosi, così ho iniziato a romperlo in pezzettini minuscoli, come solo io so fare.
Dopo un po’ si è alzata la mamma che si è adirata con me e, soprattutto, mi ha portato via il contenitore.
Mi ha chiesto notizie del tappo, ma le voglio fare una sorpresa!!
Vedrà domani in giardino!!
Dopo che la mamma è andata nuovamente a dormire, è caduta una candela dal candeliere appoggiato al marmo del caminetto.
Abbracciato alla candela c’era un bellissimo angioletto che ho preferito far sparire… chissà se la mamma riuscirà mai a trovarlo… adoro la “Caccia al Tesoro”!
La candela non potevo lasciarla in terra, ovviamente, così l’ho fatta in mille piccolissimi pezzi che mi sono serviti per decorare il divano. Essendo una candela colorata, l’effetto stilistico è stato di gran lunga migliore del previsto.
Tu pensa, babbo, che la mamma, quando ha visto la mia meravigliosa opera da artista consumato, ha sgranato gli occhi e si stava per mettere a piangere per la commozione! Poi mi sono distratto un attimo e la mamma ha fatto sparire tutto. Forse l’ha conservata per fartela vedere… sarai orgoglioso di me!
Questa faccenda dei coriandoli mi sta impegnando moltissimo.
Ho scoperto che nella cesta della legna c’è sempre del materiale molto interessante per lo sviluppo delle mie creazioni.
La mamma mi ha detto che se non la finisco, mi manda a lavorare in una fabbrica di stecchini!!! Quando torni mi spiegherai cosa voleva dire, perché non ho capito…
Per fortuna oggi non piove.
Fuori è tutto bagnato e dentro casa direi che, al caldo del camino, si sta molto meglio.
La mamma lavora nuovamente al computer e io passo il tempo giocando con Zac dentro casa, per non lasciarla sola.
Credo che Enea sia un po’ risentito con me perché zoppica ancora.
Direi che sei stato sin troppo fuori di casa, pertanto ti prego di tornare al più presto perché ho tanta voglia di saltarti addosso!
Per il resto non preoccuparti… alla mamma ci pensiamo noi.
Ti salutano Maccocca, Cleo, Enea, Zac e Polly, (anche Maya).
Il tuo adorato
Poldino

1 commento:

  1. Giuliana sei un mito, ho riso tanto da farmi venire le lacrime agli occhi ! bacia quel furfante di Poldo per me !

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