Mentre Enea si
spegneva lentamente ed io cercavo disperatamente di abituarmi all'idea della
perdita dopo 13 anni vissuti insieme, giorno dopo giorno...il primo di luglio
Francesco è tornato a casa dal lavoro con una gattina rossa di un mese e mezzo
circa: la vita.
È stata una decisione
di cuore e di pancia: sicuramente abbandonata e non il frutto di una cucciolata
randagia, perché troppo abituata al contatto, che cerca costantemente.
Il luogo
dell'abbandono non le avrebbe consentito la sopravvivenza: troppi cani randagi
e cornacchie e, soprattutto, gabbiani che nidificano lì e diventano
aggressivi per difendere la nidiata.
Non avrebbe avuto
scampo.
Quindi il primo di
luglio, il giorno del nostro anniversario di matrimonio, ci siamo
regalati lei, Clementina.
L'ho presa in braccio
per la prima volta ed è stato amore. Lei fa le fusa e impasta se solo la
guardi!
Per lei abbiamo
allestito nell'orto, al riparo dai cani, il pollaio, mai utilizzato: una sorta
di villetta con lettiera da una parte, sala pranzo al centro e a destra sala
giochi. Al piano rialzato, in pratica dove le galline avrebbero dovuto fare le
uova, abbiamo sistemato un igloo dove lei dorme serena e protetta.
Durante i primi 15
giorni, per darle il tempo di adattarsi, è rimasta chiusa nella sua
villetta tranne quando, o io o Francesco, controllavamo le uscite. Era necessario
darle il tempo di conoscere l'ambiente circostante per farle capire che questa
era la sua nuova casa.
Inoltre era fondamentale creare un legame con noi.
Quindici giorni in cui
ho fatto la spola tra il divano, dove Enea trascorreva i suoi ultimi
giorni, e l'orto, dove lasciavo libera di esplorare quel concentrato di
vita.
In quei giorni ho
avuto il cuore stretto in una morsa, ma bastava andare da lei per trovare la
giusta forza per dare ad Enea tutte le attenzioni che meritava.
Da un lato la vita che
scivola via, dall'altra la vita appena iniziata di una gattina meravigliosa che
chiede baci sul muso e sulla testa, o carezze sulle zampine e lo fa con quel
miagolio da cucciola che sembra quasi un cigolio.
La cosa difficile è
stata decidere di iniziare a darle un po' di libertà in più.
Enea non c'è più e,
col cuore ancora dolorante, abbiamo aggiunto reti di sicurezza per impedirle di
uscire ma per consentirle di sfruttare tutto lo spazio disponibile per crescere
serena.
Così di giorno può
giocare ed esplorare in sicurezza nell'orto. La notte la riporto nella sua
villetta - pollaio, dove dorme tranquilla, al riparo dai pericoli
della notte.
Il nostro vecchietto
malato e stanco, dal pelo fulvo, ci ha lasciato in eredità una gattina dello
stesso colore.
Ho sempre sognato di
avere un gattino rosso che fosse particolarmente coccolone ed è arrivata lei.
Rossa, bellissima, sana, con una gran voglia di vivere. Piena di curiosità e
sempre pronta a chiedere carezze e baci.
Un pezzo di cuore ha
lasciato la sua casa ma ci ha dato in eredità una nuova versione di se.
Clementina è da un
mese con noi ed è come se fosse sempre stata nostra.
Grazie Enea.
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