sabato 3 agosto 2019

Una vita per una vita: Clementina

 



Mentre Enea si spegneva lentamente ed io cercavo disperatamente di abituarmi all'idea della perdita dopo 13 anni vissuti insieme, giorno dopo giorno...il primo di luglio Francesco è tornato a casa dal lavoro con una gattina rossa di un mese e mezzo circa: la vita.
È stata una decisione di cuore e di pancia: sicuramente abbandonata e non il frutto di una cucciolata randagia, perché troppo abituata al contatto, che cerca costantemente. 
Il luogo dell'abbandono non le avrebbe consentito la sopravvivenza: troppi cani randagi e cornacchie e, soprattutto,  gabbiani che nidificano lì e diventano aggressivi per difendere la nidiata. 
Non avrebbe avuto scampo.
Quindi il primo di luglio, il giorno del nostro anniversario di matrimonio,  ci siamo regalati lei, Clementina. 
L'ho presa in braccio per la prima volta ed è stato amore. Lei fa le fusa e impasta se solo la guardi!
Per lei abbiamo allestito nell'orto, al riparo dai cani, il pollaio, mai utilizzato: una sorta di villetta con lettiera da una parte, sala pranzo al centro e a destra sala giochi. Al piano rialzato, in pratica dove le galline avrebbero dovuto fare le uova, abbiamo sistemato un igloo dove lei dorme serena e protetta.
Durante i primi 15 giorni,  per darle il tempo di adattarsi, è  rimasta chiusa nella sua villetta tranne quando, o io o Francesco, controllavamo le uscite. Era necessario darle il tempo di conoscere l'ambiente circostante per farle capire che questa era la sua nuova casa.
Inoltre era fondamentale creare un legame con noi. 
Quindici giorni in cui ho fatto la spola tra il divano, dove Enea trascorreva i suoi ultimi giorni,  e l'orto, dove lasciavo libera di esplorare quel concentrato di vita.
In quei giorni ho avuto il cuore stretto in una morsa, ma bastava andare da lei per trovare la giusta forza per dare ad Enea tutte le attenzioni che meritava. 
Da un lato la vita che scivola via, dall'altra la vita appena iniziata di una gattina meravigliosa che chiede baci sul muso e sulla testa, o carezze sulle zampine e lo fa con quel miagolio da cucciola che sembra quasi un cigolio.
La cosa difficile è stata decidere di iniziare a darle un po' di libertà in più.  
Enea non c'è più e, col cuore ancora dolorante, abbiamo aggiunto reti di sicurezza per impedirle di uscire ma per consentirle di sfruttare tutto lo spazio disponibile per crescere serena. 
Così di giorno può giocare ed esplorare in sicurezza nell'orto. La notte la riporto nella sua villetta - pollaio,  dove dorme tranquilla,  al riparo dai pericoli della notte.
Il nostro vecchietto malato e stanco, dal pelo fulvo, ci ha lasciato in eredità una gattina dello stesso colore.
Ho sempre sognato di avere un gattino rosso che fosse particolarmente coccolone ed è arrivata lei. Rossa, bellissima, sana, con una gran voglia di vivere. Piena di curiosità e sempre pronta a chiedere carezze e baci. 
Un pezzo di cuore ha lasciato la sua casa ma ci ha dato in eredità una nuova versione di se.
Clementina è da un mese con noi ed è come se fosse sempre stata nostra.
Grazie Enea.

 

 



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