domenica 17 maggio 2015

Il mio piccolo angelo.







L'11 maggio 2015 è entrato nella nostra vita un piccolo angelo.
Sei mesi...un cucciolo abbandonato a se stesso che ha trovato la strada della nostra casa per entrare, dritto dritto, nei nostri cuori.
Pieno di entusiasmo, quanto di parassiti che gli hanno martoriato il corpicino esile ed indifeso.
Sporco di escrementi ed affamato.
Così si è presentato ai nostri occhi...
Con quel faccino da furbetto e quegli occhietti dolci da cerbiatto mi è venuto istintivo chiamarlo Gigi, per portarlo alla ciotola dell'acqua e dargli del buon cibo.
Dopo pochi minuti sembrava che avesse vissuto sempre con noi. Ci sembrava di conoscerlo da sempre...sembrava il nostro cucciolo, in mezzo ai nostri cinque cani, ormai adulti.
Pochi minuti necessari a capire che era già parte della nostra famiglia.
E' così abbiamo iniziato a farlo nostro: tanti bagnetti per togliere la sporcizia; Francesco gli ha tolto un centinaio di zecche che lo stavano mangiando vivo; poi gli abbiamo fatto un bel trattamento antiparassitario perché smettesse di lamentarsi anche dei morsi delle pulci che banchettavano col suo sangue.
In serata era già esausto ma felice tra le braccia mie e di Francesco e tutto profumato.
Non sono riuscita a smettere di baciargli quella testolina minuscola neanche per un attimo...era un esserino tirabaci...pieno di vita ed entusiasmo.
 
Ci sono voluti cinque minuti per insegnargli ad entrare ed uscire dalla gattaiola e, ancora in meno tempo, ha scoperto che il divano è il posto giusto per passarci la notte.
Non ha sporcato dentro casa né fatto il minimo danno, tanto da pensare che lui una casa ce l'avesse già...
Gigi...il nostro Gigetto ci ha fatto sorridere dal primo momento in cui le nostre vite si sono incrociate: è salito sul tavolo a spazzolare tutto quello che ha trovato e si è ingegnato a raggiungere cibo che ritenevamo irragiungibile...ma non per lui!
In giardino era la mia ombra. Per non parlare delle sue urla quando ha capito che non mi poteva raggiungere nell'orto mentre portavo da mangiare a Maya la gatta.
Le prime due volte si è limitato ad uggiolare...ma la terza volta si è organizzato e, con tutte le sue forze, si è arrampicato sulla rete e ha scavalcato per raggiungermi tutto scodinzolante.
"Mamma ora che ti ho trovato non ti lascio più...sarò sempre nel tuo cuore".
 
E' così Gigetto, angioletto mio! Tu sei entrato nel mio cuore e in quello di Francesco e, nonostante abbiamo provato con tutte le nostre forze a curare le tue ferite, il destino aveva scritto una storia diversa.
Hai affrontato tutti i trattamenti senza un lamento e senza un lamento te ne sei andato...sei scivolato via insieme lentamente e in un battito di ciglia.
Quanto ti ho baciato angelo mio...tanti piccoli e teneri sigilli d'amore su quella testolina e tante calde carezze su quel corpicino oramai pelle e ossa, che non aveva più la forza di muoversi.
Sei giorni...uno per ogni mese della tua vita così breve. Sei giorni pieni di un amore che è difficile spiegare perché è stato così intenso ed inaspettato che ha travolto la nostra vita come un uragano.
Gigetto angelo mio...è stato un onore per noi che ci abbia scelto, che ci abbia amato e poterti amare a nostra volta, così intensamente da farci scoppiare il cuore di gioia.
Gigetto angelo mio...ora sarai per sempre parte della nostra famiglia...riposa riscaldato dal nostro amore, all'ombra del bellissimo noce del nostro giardino.

1 commento:

  1. sto piangendo come una fontana......ma perchè????????? grazie per quei sei giorni....vi abbraccio tutti

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